Il sapore dell'olio fatto da te
ESPERIENZE IN NATURA
In un itinerario enogastronomico della Basilicata, un focus sull’Olio Extravergine di Oliva non può mancare.
In Basilicata la coltura dell’olivo è diffusa su oltre l’85% del territorio regionale con un volto caratteristico: è l’ottava regione italiana tra i maggiori produttori di olio di oliva e la maggior parte delle coltivazioni sono in collina e in montagna.
Gli uliveti della Basilicata sono i più vecchi d’Italia e oggi nella regione sono circa 27 varietà autoctone di olivo.
Le principali aree di produzione sono: Vulture, Bassa Val d’Agri e Bassa Collina Materana, tutte località con la più adatta composizione mineralogica per la produzione di un olio dalle ottime qualità.
L’olio di eccellenza lucano
La produzione di olio extravergine di oliva della Basilicata vanta alcuni oli di qualità a denominazione di origine protetta, quali l’olio extravergine di oliva DOP Vulture.
Per la DOP Vulture le olive devono essere prodotte esclusivamente in Basilicata, in provincia di Potenza, e solo delle seguenti varietà, che danno all’olio un panorama gustativo caratteristico:
- Ogliarola del Vulture in misura non inferiore 70%;
- Coratina, Cima di Melfi, Palmarola, Provenzale, Leccino, Frantoio, Cannellino e Rotondella, da sole o congiuntamente fino al 30%.
La camminata tra gli ulivi
Negli ultimi anni la cultura dell’olio si è diffusa sempre più, creando un vero e proprio turismo dell’olio.
In tutta la penisola l’ambiente rurale che contraddistingue la coltivazione dell’olivo ha caratteristiche comuni ma al contempo diverse a seconda della regione di appartenenza.
L’iniziativa è quindi anche un modo attuale di promuovere il patrimonio indissolubile dei nostri territori, un valore che dovrà costituire ricchezza per le future generazioni.
Grazie a questo, istituzioni come l’Associazione Nazionale Città dell’Olio si è impegnata nella tutela del territorio olivicolo e nella valorizzazione del territorio lucano, partendo proprio dal prodotto Olio Extravergine di Oliva.
È per questo che è possibile partecipare ad iniziative uniche come la Camminata tra gli ulivi: un’esperienza che vi permetterà di camminare circondati dal suggestivo paesaggio degli olivi, seguito dall’arrivo in frantoio, in un’azienda olivicola o in un palazzo storico individuato ad hoc dove ai partecipanti viene offerta una degustazione di olio e prodotti tipici.
La Camminata tra gli Olivi è un’occasione per ristabilire un legame con la propria terra, un modo per conoscere il paesaggio di una grande civiltà millenaria e per scoprire i territori di origine dei prodotti enogastronomici di punta del nostro Paese, attraverso gli alberi di olivo e gli uomini che lo custodiscono.
I Luoghi dell’Olio Lucano
Museo di Colobraro
Aliano
Rotondella
Melfi
Matera
Ferrandina
Tra le località lucane che permettono un vero e proprio turismo dell’olio spicca Ferrandina, soprattutto grazie alla rilevante presenza di uliveti della cultivar ”majatica”, che porta a produrre un olio extravergine di oliva di notevole qualità che a breve otterrà la certificazione DOP. Si tratta di un prodotto unico della regione, dal sapore delicato e piacevole al gusto. Le stesse olive Majatiche vengono servite a tavola, passite dopo una rapida infornata, costituendo uno dei sapori tipici della cucina lucana.
Museo di Colobraro
Il Museo dell’olio di Colobraro, risalente alla fine dell’800, si trova all’interno di un antico frantoio appartenente alla famiglia Gialdino.
Di tipo tradizionale e discontinuo con un sistema di estrazione a pressione, consta di una serie di macchinari che costituiscono preziose testimonianze di un mondo agricolo in estinzione: la molazza a tre macine in pietra, il torchio a vite e la pressa idraulica (entrambi con fiscoli), ziri, giare, strumenti di peso e di misura, vari utensili e suppellettili.
Vengono proposte diverse attività: visite guidate museali, degustazione di prodotti tipici lucani, visite e laboratori didattici da parte delle scuole, vendita di olio evo e assaggi di olio in purezza accompagnati da una lezione sulle proprietà organolettiche dell’olio extra vergine di oliva.
Le attività proposte hanno quindi l’obiettivo di promuovere la corretta cultura dell’olio extra vergine di oliva trasmettendo il concetto di “qualità” nelle tecniche agronomiche e nei tempi di raccolta, così come nelle tecnologie di estrazione e di conservazione.
Rotondella e Melfi
È così radicata in loro la tradizione olivicola che danno origine a due varietà molto coltivate in tutte le regioni d’Italia, ma soprattutto, naturalmente, in Basilicata, in cui sono fondamentali all’interno del disciplinare DOP Vulture: la Rotondella e la Cima di Melfi.
Matera e il suo Museo dell’Olio
Per rendere questo percorso dell’olio ancora più piacevole ed interessante, arriviamo infine al MOOM, Matera Olive Oil Museum, situato nei Sassi di Matera, in Vico 1° Casalnuovo, e realizzato in un antico frantoio rupestre perfettamente integrato nel paesaggio urbano.
L’edificio del Frantoio, oggi Museo dell’Olio di Matera, si presuppone risalga al XV-XVI secolo.
Nel frantoio di “Casalnuovo” si evince come l’evoluzione delle tecnologie e l’aumento dell’attività lavorativa abbiano reso necessario l’ampliamento della struttura. La presenza di incavi nella roccia fa immaginare la grande attività svolta nel locale.
Il frantoio è composto da diversi ambienti, ognuno destinato a una fase particolare del processo di lavorazione dell’olio, ed è la macina a simboleggiare il senso profondo del frantoio ipogeo e dell’attività olivicola brulicante di questa regione ricca di tesori.
